DIONIS / IO

sabato 10 e domenica 11 giugno 2023

sabato 17 e domenica 18 giugno 2023

ore 21.30

ANIMALI CELESTI

teatro d’arte civile

presso IL PARCO DELLE BIODIVERSITA’ – IL NUOVO FONTANILE
Coltano – Pisa

presenta

DIONIS / IO

favola sul finimondo

scritta e diretta da Alessandro Garzella

assieme a Francesca Mainetti, Chiara Pistoia, con la collaborazione delle altre attrici/attori della compagnia Ilaria Bellucci, Sara Capanna, Satyamo Hernandez, Giulia Paoli e con la partecipazione di Claudia Costanzo, Nicola Fania, Mara Fritz, Simona Gabbrielli, Daniele Gatti, Ivano Liberati, Monica Morelli, Pablo Renè, Marco Selmi, Aurora Vannucci

musicisti Tobia Bondesan (sassofono) Michele Bondesan (contrabbasso) Mattia Donati (voce e chitarra) Nicola Garzella (sassofono) Tommaso Iacoviello (tromba) Steve Lunardi (violino) Giacomo Riggi (vibrafono e tastiere) Giuseppe Sardina (percussioni)

azioni corali e movimenti scenici realizzati con la collaborazione di Ilaria Bellucci e Sara Capanna

oggetti scenici e costumi di Manuela Trillo

collaborazione musicale Monica Morelli

contributi poetici di Aurora Vannucci

organizzazione Elisa Garzella e Gianluca Orlandini

 hanno collaborato alla realizzazione artistica Bambini e Cavalli, Cavalieri Consapevoli, Teatro dell’Assedio, Teatri delle differenze e gli educatori Carlo Cellai, Giovanni Cerrai e Cinzia Pedrotti

Di notte quest’anno a Coltano un gruppo di donne lascerà case, figli, compagni, mariti e amici per seguire la possessione di un dio selvaggio e indemoniato: Dioniso. Un dio imprendibile, gioioso e furibondo. Oggi la sua ebrezza, l’estasi, la follia, la bizzarria del suo teatro sono forse scomparsi, annientati dall’apatia dei nostri tempi. In quale piazza, palco, chiesa o boscaglia si celebra ancora il suo mistero? Tra le opere antiche Le Baccanti è sicuramente la tragedia più indecifrabile e sconvolgente che conosciamo, così come Dioniso è l’essenza di un sacro particolarmente violento e spaventoso.

Chissà se potremo continuare ancora a lungo a sopprimere gli dei dalla nostra esistenza. O mistificarli come vogliamo. Per quanto tempo ancora potremo insultare la terra, il sole, il vento e il mare, lasciando che queste divinità si infurino per la nostra infamia, così che le madri uccidano i figli e i padri gozzoviglino tra i loro crimini impuniti? Con le ragazze e i ragazzi rifugiati nella disperazione digitale, sperando che un algoritmo sciolga i nodi della propria vita. Dioniso non è il puttaniere che la società dello spettacolo ha creato. Non è neanche il cocainomane, ludopatico, alcolizzato o il pazzo, distrutto dai farmaci o scoppiato d’euforia. I greci nella follia, oltre al dolore, scorgevano anche una luce divina e gioiosa che noi abbiamo perduto: l’essenza numinosa e libertaria di un candore sacro e sovversivo. Dioniso forse sopravvive ogni volta che una piccola scintilla illumina i dubbi che separano il pensiero logico dal sentire istintivo, le regole di Stato dalle leggi di natura, la cultura maschile da quella femminile, il rapimento dell’estasi dalla freddezza di un’esistenza sempre più passiva. Viviamo un’epoca afflitta da cataclismi climatici e baratri morali. Forse siamo sull’abisso di una distruzione apocalittica, o sulla soglia di un neo mondo, sorto dalle ceneri di un potere decrepito e corrotto. Viviamo da comparse, merce del reality di chi, forse, sta concependo la distruzione del creato. Comparse di un mondo che speriamo non finisca, ucciso da un perché volgare.

Quest’opera è una favola, nera e visionaria, su ciò che potrebbe accadere se il sacro tornasse a manifestarsi tra noi, colmando la drammaticità della sua assenza attraverso un atto distruttivo. Nelle Baccanti la tragedia si accentra sulla relazione mitica tra madre e figlio. Oggi noi invece immaginiamo la morte delle madri innamorate. Di tutte le madri generatrici di vita, vaneggiando sulla sterilizzazione dell’esistenza umana, con la terra rimasta casa e tomba di sé stessa e il sole che, senza più aria, forse, si spengerebbe poco a poco.

 Alessandro Garzella

biglietto 10 euro

prenotazione obbligatoria scrivendo a

info@animalicelestiteatrodartecivile.it

prodotto da ANIMALI CELESTI teatro d’arte civile

con il sostegno di 

Ministero alla Cultura, Regione Toscana, Comune di Pisa, Fondazione Pisa, ASL Nordovest Toscana, Cooperativa La Salute