ORACOLI IN / VERSI

Cammino tra i misteri

Scritto e diretto da Alessandro Garzella
in collaborazione artistica con Francesca Mainetti e Chiara Pistoia.
Interventi vocali diretti da Ilaria Bellucci.
Scene e costumi di Manuela Trillo.
Contributi poetici di Aurora Vannucci.
Musici Pietro Borsò, Joaquín Nahuel Cornejo, Mattia Donati, Nicola Garzella, Tommaso Iacoviello.
Con Matilde Badini Bonzani, Ilaria Bellucci, Sara Capanna, Mirko Castellino, Carlo Cellai, Giovanni Cerrai, Chiara Cusino, Nicola Fania, Cosima Felline, Simona Gabrielli, Alessandro Garzella, Satyamo Hernandez, Ivano Liberati, Francesca Mainetti, Debora Maurizi, Monica Morelli, Felice Pantone, Giulia Paoli, Cinzia Pedrotti, Chiara Pistoia, Marco Selmi, Aurora Vannucci
prodotto da ANIMALI CELESTI teatro d’arte civile in collaborazione con MIBACT, Regione Toscana, Comune di Pisa, Fondazione Pisa, ASL Nordovest Toscana, Cooperativa Agape, Bambini e Cavalli, Cavalieri Consapevoli, ProLoco Coltano, Teatri delle Differenze.

Poetica

Con la pandemia abbiamo sperato che il mondo non tornasse più come prima: pensavamo che le fragilità, drammaticamente emerse con la paura del contagio, avessero mutato così profondamente il nostro sentire da rendere impossibile a noi stessi, alla classe politica, all’economia di continuare la distruzione del creato. Milioni di morti, di disoccupati, di affamati hanno in verità reso il mondo ancor più crudele e ingiusto: stritolati dalle fauci di una società violenta e auto distruttiva siamo finalmente tornati a interrogarsi sui desideri profondi dell’esistenza, sui valori essenziali della vita.

Di quali ORACOLI in/versi – cioè capovolti da una forza poetica sovversiva – sentiamo bisogno? Che domande sono emerse in questi corpi negati al contatto, al bisogno di mescolare credenze, emozioni, visioni, atti di poesia e di sopravvivenza? La privazione di libertà essenziali, seppur in parte necessaria, ha determinato sconforti, malattie, euforie, moltiplicando desideri antitetici, pensieri contrastanti, sogni paradossali. Come se la nostra cultura non bastasse più per rispondere alle nuove urgenze messe in evidenza da un mutato rapporto tra vita e morte, tra presenza e assenza. Assieme alla perdita di persone care, del lavoro, di una dimora, di un piatto da mangiare, si è determinata per molti una mancanza ancor più profonda: il vacillare di convincimenti radicati, l’emergere di sensazioni inconsuete che, oltre ai bisogni materiali, hanno fatto prepotentemente venire in luce necessità emotive, spirituali, immateriali: l’amore, la solitudine, la poesia, la cura del creato.

SINOSSI

Con questo spirito abbiamo sentito il bisogno di chiamare noi stessi e gli spettatori ad un cammino tra i misteri, un’azione itinerante in strada concepita come processione laica tra oracoli, capaci di parlare una lingua neo pagana, visionaria, cercando di attraversare egoismi, pregiudizi, certezze scientifiche e illuministiche stupidità. Una passerella di figure in metamorfosi, apparentemente illogiche, paradossali: il tronco di un albero cavo, uno spaventa angeli, una primavera sbavata, un orco errante che culla una vecchia bambina, un gruppo di giovani creature celesti che insegnano a sbagliare, la Santa dell’Usura, La Dissennata e un gruppo di creature strampalate che forse suggeriscono la necessità che l’emisfero razionale rinunci finalmente alla sua tirannica dittatura, dando maggiore diritto di cittadinanza alla parte sana della follia che tutti noi reprimiamo per corrispondere all’indecenza dei canoni civili.


In questo nostro viaggio il teatro è lo spazio in cui gli attori mettono in atto una piccola pratica di teurgia poetica che, tra rito e gioco, propone agli spettatori un attraversamento anche fisico dei paradossi del nostro tempo, forse germi di una nuova sapienza in divenire, di un nuovo linguaggio, capace di meticciare suono e parola, gesto visibile e invisibilità di energie svolazzanti tra il celeste del cielo e l’animalità della nostra esistenza terrena.

ORIGINE

L’opera nasce dal laboratorio di ricerca e sperimentazione teatrale in natura che la nostra compagnia attua permanentemente presso il Parco delle Biodiversità di Coltano, coinvolgendo professionisti, utenti psichiatrici, immigrati, educatori, studenti universitari, volontari ed il gruppo di giovani attori in formazione provenienti dal progetto ATTORE DISSENNATO <– (metti link) ed il gruppo di persone che partecipano al laboratorio ATTORI DIVERSI <(metti link)

Fotografia di: Michele Lischi
Anno di debutto 2021

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