L'ombra di orfeo

Azione scenica itinerante.
Scritto e diretto da Alessandro Garzella
con Giulia Benetti, Diletta Landi, Chiara Pistoia, Anna Teotti, Alessandro Garzella e Ginevra, Stefania e Tommaso Biancalana, Federico Baraldi, Elena Benevento, Francesco Caniglia, Chiara Cimino, Chiara Cusino, Simona Gabbrielli, Vincenzo Parente, Giulia Poli, Astore Ricoveri, Mattia Toni
con la partecipazione di Aurora, Debora, Eugenia, Ivano, Marco, Michele, Monica, Nello, Peter
collaborazione organizzativa di Maria Bacci Pasello, Andrea Banti, Stefania Disperati, Silvia Frassi, Cesare Galli, Elisa Garzella, Alessia Napoli, Martina Orlandi, Gianluca Orlandini, Ottavia Pessina, Alberto Vannacci;
luci di Giovanni Berti
realizzato in collaborazione con Bambini e Cavalle, Riddarte, Geometria delle Nuvole, Aiuauniss, AICS Pisa, ASL NordOvest Toscana, Club Scherma Artistica Di Ciolo.

Poetica

Profezie, apparizioni, sciagure, inseguimenti e incanti: l’opera è una giostra di sei teatrini simultanei ripetuti in loop con prologo e commiato, in modo che tre gruppi di spettatori itineranti possano incontrarne le visioni.


Ciascuno ha un’ombra, amata, odiata, derisa, cercata, persa…

SINOSSI

Orfeo farfugliava da solo, quasi ogni notte, smanacciando verso gli spettri in cielo. Chissà quale preghiera borbottava alle stelle. A volte si sentiva un canto, indefinibile, stridulo e melodioso nello stesso tempo. Spesso lo vedevano saltellare di gioia o rotolarsi sull’erba della sera, sempre parlando con l’inesistente. Ormai tutti accettavano quel suo strano confabulare con le ombre. A volte lo incitavano, rischiando di essere travolti da quel suo modo impetuoso d’acciuffare l’invisibilità del nulla, oppure accarezzare per ore e ore l’assillante presenza di quelle sue visioni.


I benpensanti ridacchiavano tra loro, spettegolando sugli dei e sul destino di quel pazzo. Poi una notte successe che Orfeo si mise a gridare così forte che nessuno riuscì a sopportare quello strazio: “ridammela” gridava “ridammela”. Urlò disperatamente per tre giorni e per tre notti e poi morì, forse ucciso dalle furie della gente, o di crepacuore. Però solo per una notte fu silenzio. il giorno dopo, al tramonto, l’assenza tornò ad essere presente, stridula e melodiosa. Qualcuno disse d’aver visto, tra i bagliori delle lucciole, un bambino e una bambina sbaciucchiarsi sul prato, e poi cantare.

ORIGINE

L’opera nasce dal laboratorio di ricerca e sperimentazione teatrale in natura che la nostra compagnia attua permanentemente presso il Parco delle Biodiversità di Coltano, coinvolgendo professionisti, utenti psichiatrici, immigrati, educatori, studenti universitari, volontari ed il gruppo di giovani attori in formazione provenienti dal laboratorio ATTORI DIVERSI

Anno di debutto 2017

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