IL MINOTAURO

Rito pagano con attori, non attori, musici e animali nei labirinti della vita, del teatro e della mente.

Scritto e diretto da Alessandro Garzella
con Valeria Battaini, Ana Belkis Granados, Elena Benevento, Giulia Benetti, Sara Capanna, Alessandro Garzella, Giulia Paoli, Chiara Pistoia, Alessandro Quattro, Anna Teotti.
Musici Pietro Borsò (percussioni), Mattia Donati (chitarra classica ed elettrica), Joaquín Nahuel Cornejo (sax, clarinetto)
collaborazione artistica ambientazione e costumi Anna Teotti.

Poetica

Sviluppando una ricerca artistica sul male ci siamo messi a curiosare su un mito suscitatore di turbamenti e fantasie. Sulla storia di Minosse, Teseo, Arianna, Dedalo, Pasifae e il mostro mezzo uomo e mezzo toro hanno fantasticato molti artisti: Borges, Picasso, Durrenmatt, Klimt, Casanova, solo per citare i maggiori. Ciascuno con una visione diversa, un proprio modo di presentare i fatti, provocare domande, inorridire sulle crudeltà, godere sulle sorprese che a volte ci riservano gli dei quando nutriamo la curiosità di conoscere gli aspetti più inesplorati della nostra vita interiore.


Anche noi, infischiandocene del confronto con artisti prestigiosi, ci siamo persi nei labirinti del mito, divertendoci a modificare il profilo della storia. Abbiamo rotto il vaso dei mali di Pandora cercando di lasciare ben intatta la speranza di sapersi districare tra i fili che, a volte, si aggrovigliano in testa.


Il Minotauro ha attraversato alcuni luoghi e città d’Italia coinvolgendo​ associazioni e cittadini del territorio interessati a giocare coi miti, ingarbugliare storie, forse per ritrovarne il senso o interrogarsi sui misteri che la diversità evoca in tutti noi. Magari sorridendo sui drammi che ci fanno patire, sognare e, a volte, anche crescere un po’.

SINOSSI

L’opera è un site specific realizzata presso il Parco delle Biodiversità di Coltano e poi riallestita a Brescia, nell’ambito del festival Metamorfosi, presso il Museo di Santa Giulia ed il Capitolium. L’azione di strada, a cui partecipano attivamente anche cittadini coinvolti in un laboratorio creativo condotto dai professionisti creatori dell’opera, ripropone i fatti salienti del mito, a partire dall’innamoramento di Pasifae con il toro e la nascita del mostro. Il labirinto, il filo di Arianna, lo scontro tra minotauro e Teseo rappresentano le tappe emotive di una drammaturgia di strada, nata per interrogarsi sul senso della alterità che, da sempre, accompagna le domande più pressanti e oscure sul senso dell’esistenza umana. La performance è concepita come un rito di purificazione che, proprio dalle forme della diversità, trae le energie materiali e spirituali di una ricomposizione collettiva.

ORIGINE

L’opera nasce dal laboratorio di ricerca e sperimentazione teatrale in natura che la nostra compagnia attua permanentemente presso il Parco delle Biodiversità di Coltano, coinvolgendo professionisti, utenti psichiatrici, immigrati, educatori, studenti universitari, volontari ed il gruppo di giovani attori in formazione provenienti dal progetto ATTORE DISSENNATO

Fotografia di: Luciano Barzetti
Anno di debutto 2019

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